Thursday, July 28, 2011

Dall'immobile al mobile

Un post veloce, solo per mettere in evidenza una proposta interessante, avanzata da Filippo Taddei in contributo video, al campeggio di Albinea di prossimaitalia




"Abbiamo due alternative per detassare il lavoro per 15 miliardi di euro senza produrre un euro di debito e così dare un assegno di 550 euro all’anno a ciascun dei 23 milioni di lavoratori di questo paese e a ciascuno dei 4 milioni di titolari di pensione minima.

La prima consiste nel chiedere un contributo medio di 40 euro al mese per ognuna delle 32 milioni di abitazioni di questo paese.

La seconda consiste nell’esentare tutte le “prime case” e chiedere un contributo medio di 100 euro al mese per ognuna dei 12 milioni di “seconde” e “terze” case di questo paese"

Ho messo su dei grafici al volo per avere un'idea





Qui trovate il codice:
https://github.com/mattions/Imm2mob

1 comment:

  1. dunque..il fatto che per crescere bisogna detassare le imprese e il lavoro non credo sia un'IDEA nuova, ma un FATTO oggettivo..

    la prima soluzione la escluderei, se non altro per una questione filosofica..la prima casa NON può essere tassata..trattasi di bene paragonabile all'ossigeno..

    sulla seconda, potrei essere d'accordo in linea di massima..
    tuttavia anche qui bisogna stare attenti a non fare cazzate..spesso le seconde o terze case sono frutto del lavoro quotidiano di gente che ha voluto rischiare e che si fa il culo con lavoro e responsabilità; oppure sono il frutto del risparmio...
    quello che voglio dire è che magari se le meritano le seconde e le terze case, e che dal punto di vista "meritocratico" non è proprio l'ideale fargli pagare delle tasse più alte per ripianare il debito pubblico...

    In sintesi: vogliamo incentivare il rischio tassando persone che hanno rischiato...non lo so..può essere una soluzione (almeno in caso di emergenza!), ma bisogna stabilire dei criteri..

    Il primo attore della crescita è il cittadino, che sia imprenditore o lavoratore dipendente...
    pertanto lasciamolo in pace sto cittadino finchè possiamo, senza chiedergli di stringere le palle ad ogni folata di vento di crisi..

    "Chiamatela big society, better society, smart society, ma riconoscete che al centro c’è il contributo del cittadino operoso come soggetto della felicità e della crescita. Lasciatela in pace ‘sta society" (qui).

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