Monday, July 11, 2011

C'era una volta la rete

Il mio primo computer lo ebbi intorno al 1995-96 ed era provvisto di stampante e modem esterno a 33.6 bps. Il mio incontro con la rivoluzione digitale cominciò cosi', con una folle spesa di 3 milioni e mezzo circa, con windows 95 preinstallato ed internet di cui il web era soltanto una delle tante opzioni. La rete esisteva prima di internet, ma in quel periodo tutte le tecnologie, vecchie e nuove, convergevano con il tcp/ip, in qualche modo sono stato osservatore di molte delle tecnologie esistenti, vecchie e nuove. Il web, anche se considerato il modo di navigare piu' promettente, era soltanto una delle tante opzioni. Mi chiedo chi ancora oggi si ricorda del gopher, le bbs, rlogin, ma anche semplicemente la navigazione in un repository ftp, con tutte le liste dei file per la ricerca e lo scarico.

Cosa è cambiato? Nel 1996 la rete era una premessa per il futuro, non era cosi' tanto popolata, era un crocevia di quello che era la rete prima, e quello che sarebbe diventata con il tcp/ip ed il web. Allo stesso tempo era un altro spazio ed un altro tempo, non aveva alcun punto di contatto con la vita quotidiana,
nonostante fossi studente di un corso sperimentale in cui l'informatica era una materia abbastanza importante. Lì ho imparato a programmare in pascal e cobol, niente di piu' lontano
dalla rete e dalla fantascienza che ne esplorava l'immaginario: il cyberspazio.

La rete di oggi e' molto diversa, è la vita di tutti, anche degli esclusi. I circuiti virtuali si sono legati a quelli reali. L'economia, il diritto e la società, sono ormai reti, ed il cyberspazio, non è più fantascienza, ma la nostra nuova realta'.

E la mia generazione, piu' di dire d'aver partecipato alla sua costruzione, tutto sommato e' stata spettatrice di una rivoluzione continua della tecnica e della tecnologia di questa nuova simbiosi.

Piu' che una generazione di programmatori, scienziati e sognatori, siamo stati una generazione di storici, abbiamo registrato, letto e detto di questo cambiamento continuo che non si è ancora fermato.



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