Tuesday, July 12, 2011

Chiudere il minnesota

Closed
Credits friendofthenite


Leggo da Crisis che il Minnesota è stato chiuso.

Lo stato del Minnesota!

Quando uno Stato finisce i soldi e/o non  riesce o non può reperire risorse fresche e/o non può mettersi a stampare forsennatamente banconote, o fa default con una "bella" (brutta? Secondo i gusti) moratoria sul debito, totale o parziale, incondizionata o condizionata, oppure: CHIUDE.
Come è appena successo al Minnesota.

Dato il gran casino con gli spread sul mercato italiano la situazione non sembra tra le più rosee neanche per l'Italia. Tutti richiamano ad uno sforzo comune.
Opposizione e governo insieme.

Una buona analisi della situazione su Civati.

Il problema è che Grecia, Italia, Spagna, Irlanda e Portogallo sono presi di mira per il momento.
Ma date un occhio anche al debito USA. No così, per mettere le cose in un quadro d'insieme.

Bumpy road ahead...

4 comments:

  1. certo che una frase come "la comunicazione della politica economica diventa ancora più importante della sua sostanza" non può che colpire per la sua freddezza e per la sua drammatica verità..

    pensare ai mercati come ad "un gregge" che si muove nella stessa direzione mi fa un pò paura..

    ma d'altronde..perchè i mercati dovrebbero scommettere sull'Italia?
    ..beh..leggete qui.

    c'è bisogno di fatti..e non pugnette..
    alcune proposte ci sono..come quella di Stagnaro
    Non dico sia l'unica soluzione..ma, come dire, intanto si dovrà pur sempre cominciare da qualcosa..

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  2. sembra che ieri a TEDxEdinburgh ci sia stato un talk sui mercati, e più specificatamente sugli algoritmi che gestiscono i mercati, con decisioni che vengono presi a livello di millisecondi, e che oramai, data la complessità della situazione, sembrano incontrollabili.

    Appena il talk esce lo metto su e ne parliamo.

    Un appunto veloce sull'idea di vendere, ora, i beni dello stato.

    In questo momento la capacità di contrattare è molto bassa, tipo saldi al 72%, perciò non sarebbe una vendita bensì una svendita quindi lo eviterei per pura ragione economica.

    Inoltre ci sono altre varie ragioni (strategiche a livello paese, soprattutto), che dovrebbero far riflettere e non fare le cose così semplici.

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  3. beh..non sono mai semplici le cose a livello stato..

    Ovviamente, ho postato il link di Stagnaro come provocazione, tuttavia bisognerebbe cominciare a pensare anche a quello, e cioè alla possibilità anche di vendere, magari turandosi il naso e non girarsi dall'altra parte ogni volta che si sente la parola "privatizzazione".
    La situazione attuale impone/obbliga di non scartare nessuna possibilità!

    Vera è la considerazione sul poco potere di contrattualizzazione..tuttavia si tratterà di valutare caso per caso quei patrimoni pubblici che possono essere venduti (e non svenduti)!

    Poi ci sono ovviamente altre soluzioni, che commentatori più illustri di me hanno descritto (Monti,Lepri), come l'innalzamento dell'età pensionabile, la detassazione sul lavoro e sul capitale, ecc. insomma...tutto quello che può favorire la crescita e dare un segnale ai mercati esteri!

    Guarda...non sono tifoso di una particolare soluzione...basta che facciamo qualcosa di concreto e di serio! ..e subito!

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  4. Un mezzo per mettere tutta il sud Europa in sicurezza, e quindi tutta l'Europa, è l'istituzione di un Tesoro monetario europeo, con la creazione di bond di tipo europeo.

    Ultima parte di questo articolo.

    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-07-12/lombrello-europeo-calma-nervi-233934.shtml?uuid=AaV70enD

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